Lettera aperta a Claudio Trotta e Patrick Djivas
Lettera aperta a Claudio Trotta e Patrick Djivas.
Una breve premessa : Sabato 15/9 ho partecipato ad un contest musicale presso l’Ospedale di Bollate, un evento a scopo benefico per portare un po’ di svago ai malati, sensibilizzare il pubblico verso le patologie che si possono verificare tramite consigli preventivi.
Detto questo, ho chiamato diversi amici per contribuire a questo evento benefico, hanno risposto in 14, per motivi logistici ho dovuto ridurre a 9 gli elementi. Non avevamo la minima intenzione di vincere, infatti hanno vinto meritatamente quattro ragazze che hanno suonato brani originali. Il nostro scopo era quello di divertire divertendoci, il progetto denominato GBL Social Band ( GBL è il nome del negozio di chitarre dove molti di noi si incontrano ) sarebbe dovuto terminare Sabato, ma, l’entusiasmo e il piacere di stare assieme mi ha convinto a proseguire nel percorso. Alla fine della manifestazione le parole di elogio per le vincitrici e lo spirito di condivisione erano al top.
Patrick Djivas : Giudice attento ha nominato molti dei partecipanti soffermandosi su di noi, le sue parole sono state più o meno queste : “ GBL Social Band ha espresso l’essenza della manifestazione portando passione e simpatia “. Un giudizio espresso da un musicista che ha fatto la storia della Musica che per me va ben oltre una vittoria. Ha colto in toto il nostro intento. Grazie Patrick!
Claudio Trotta : Per chi non lo conoscesse è colui che ha portato in Italia i migliori musicisti al mondo, é stato amico di Frank Zappa e solo questo per me è sufficiente. Nel giudicare le Bands lui ha giustamente perorato la causa di comporre brani originali. Nell’ accommiatarci abbiamo scambiato due chiacchiere, anche lui giudice attento ha sottolineato più o meno le medesime opinioni di Divas. Approfittando della situazione gli ho raccontato la nostra storia che lui già conosceva, aggiungendo il fatto che avremmo continuato a suonare perseguendo però un mio progetto originale, mi ha chiesto di illustrarglielo e si è detto interessato invitandomi a contattarlo una volta pronti che lo avrebbe voluto sentire. Ora, ovviamente per quanto io mi possa sforzare non potrò mai fare una produzione del calibro di un manager come Trotta, porterò con me questa sua esortazione come pietra miliare nella nascita di “The Grand Illusion Show”. Iniziare con una considerazione da parte sua vuol dire essere già a metà. Grazie Claudio!
Tutto questo per dire a tutti coloro che hanno sogni artistici che, esistono ancora professionisti che valutano oggettivamente le vostre proposte, e lasciate perdere i talent che ammazzano la musica. Peace And Love. GBL Social Band.
PS . Volevo poi ricordare dell’autobiografia di Claudio Trotta dal titolo No Pasta No Show.
